Eventi
28.03.2022 - IL MITO DEL GRAAL. RIFLESSIONI SUGLI ATTUALI DRAMMI SOCIALI
14-27.01.2022 - Mostra personale MEMORY & TREMOR dell’artista ADRIANO SEGARELLI
MEMORY & TREMOR è la mostra personale dell’artista Adriano Segarelli presso l’ex Studio di Piero Manzoni (attualmente Studio Zecchillo), in via Fiori Chiari n. 16 a Milano, curata dal critico d’arte Marco Eugenio Di Giandomenico, organizzata da Ethicando Association di Milano con il patrocinio dell’ARD&NT Institute (Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano).
L’iniziativa è promossa dalla piattaforma di comunicazione internazionale Betting On Italy (BOI).
La mostra, costituita da sette opere d’arte tra dipinti e sculture, è inaugurata venerdì, 14 gennaio 2022, ore 15:00-19:00, e si protrae fino a giovedì, 27 gennaio 2022.
20.11.2021 - Mostra Personale L'ARTE DELLA PANDEMIA di STEFANIA BOLOGNESE
L’ARTE DELLA PANDEMIA
Espressioni Creative Sostenibili nell’Era della Grande Pandemia
Mostra Personale dell’Artista Stefania Bolognese
Curatore artistico: Marco Eugenio Di Giandomenico
Exhibit assistant: Elisabetta Branco
Sabato, 20 Novembre 2021, Ore 16:00-20:00
Palazzo Ferrajoli, Piazza Colonna n. 355 – 00187 Roma
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COMUNICATO STAMPA
L’evento dal titolo L’ARTE DELLA PANDEMIA è organizzato da ETHICANDO Association di Milano con il patrocinio dell’ARD&NT Institute (Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano) e la direzione artistica del critico d’arte Marco Eugenio Di Giandomenico, teorico dell’arte sostenibile.
L’evento, che gode del sostegno di alcune aziende salentine, tra cui Eurolive e l’Associazione di Formazione Globale (AFG), e del patrocinio di vari enti e istituzioni culturali, tra cui Regione Puglia, Provincia di Lecce, Comune di Lecce, Comune di Carpignano Salentino, Fondazione Palmieri Onlus, consiste in una conferenza di approfondimento dei più pregnanti aspetti di sostenibilità dell’arte contemporanea soprattutto nell’era della grande pandemia, e nella mostra personale di alcune opere dell’artista salentina Stefania Bolognese.
L’iniziativa è promossa dalla piattaforma di comunicazione internazionale Betting On Italy (BOI).
Ogni epoca storica ha declinato una propria nozione di “arte” tanto nelle produzioni artistiche tanto nei dibattiti di intellettuali, filosofi, critici e politici, dimostrando quanto trattasi di una tematica di impossibile definitiva soluzione, essendo ancorata necessariamente alle modalità espressive della creatività e alle variegate declinazioni che gli artisti pongono in essere dagli albori dell’umanità, anche in relazione al progresso delle tecniche e all’emersione di nuove abilità.
Il terzo millennio è all’insegna delle cosiddette nuove tecnologie, che con il loro sviluppo incessante e repentino cambiano in continuazione le carte in tavola, riproponendo quanto mai nel passato una problematica di sostenibilità dell’arte, anche per le generazioni future. Nell’epoca contemporanea, inoltre, emerge la questione della valorialità dell’arte – un altro pilastro della nozione di sostenibilità dell’arte - vale a dire se il connubio aristotelico del bello/buono sia o meno connotato imprescindibile di un’opera d’arte, se la “verità” ricercata da Auguste Rodin non può che ritrarsi da un messaggio edificante di cui l’opera d’arte stessa diventa medium per l’umanità.
«Nel secolo scorso – commenta il curatore Marco Eugenio Di Giandomenico - l'umanità ha preso coscienza della necessaria sostenibilità dell'operare di qualsivoglia essere umano, tanto nella sua dimensione per così dire privata, tanto nei rapporti con gli altri e con il pianeta nella sua dimensione lavorativa, contribuendo a uno sviluppo economico globale equilibrato che salvaguardi la qualità della vita delle generazioni future. La locuzione "comportamento sostenibile", declinata agli inizi degli anni ottanta del novecento con riferimento alle problematiche di utilizzo responsabile delle risorse naturali e quindi in relazione ad aspetti eco-ambientali, oggi connota anche le nuove modalità espressive della creatività in campo artistico conseguenti allo sviluppo incessante delle nuove tecnologie, le quali hanno snaturato le tassonomie classiche dell'arte, che trova sempre più negli applicativi informatici/telematici il mezzo naturale per venire ad esistenza, quasi per rivelarsi. Si tratta di una piattaforma concettuale in continua evoluzione, su cui si gioca il futuro dell'arte contemporanea».
Inoltre sono affrontate altre questioni, sempre “sostenibili”: quella dei “ponti” tra le arti, vale a dire delle connessioni fattuali/esperienziali tra modalità espressive differenti, ognuna stigmatizzata nel sistema storico dell’arte con una precisa tassonomia (musica, pittura, scultura, arti applicate, etc.), e quella della natura intrinsecamente interdisciplinare dell’arte stessa, che oggi più che mai naufraga nella psicologia e in quel complesso sistema che attiene il benessere interiore e fisiologico della persona. Le opere dell’artista Stefania Bolognese rappresentano una pregnante case history di arte sostenibile, innescando un affascinante dialogo tra differenti linguaggi creativi di notevole impatto estetico ed emozionale.
Varie le personalità della cultura e delle istituzioni che intervengono al dibattito, tra cui Diana Alessandrini, giornalista RAI RADIO 1, storica dell'arte, e M° Edda Silvestri, già direttrice del Conservatorio Santa Cecilia in Roma e direttrice del dipartimento di musica dell’Accademia Internazionale di Musica e Arte di Roma.
Il focus è naturalmente posto sulla risposta creativa al Covid-19, interessante leva di produzioni artistiche che confermano la intrinseca “socialità” dell’arte contemporanea e quindi la sua connotazione inevitabilmente sostenibile.
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Per informazioni: Associazione Ethicando (www.ethicando.it)
E-mail: ethicando.presidency@gmail.com
28-30.10.2021 - Mostra Personale SACRO PROFANO di ROBERTO ROCCO
Giovedì 28 ottobre 2021, ore 14:00-18:00, avviene la presentazione della mostra personale dell’artista fotografo Roberto Rocco presso l’Ex Chiesa di San Carpoforo dell’Accademia di Belle Arti di Brera, in via Marco Formentini n. 14 a Milano, curata artisticamente dal critico d’arte Marco Eugenio Di Giandomenico.
La prestigiosa esposizione è svolta nell’ambito dell’iniziativa didattica MUSICA E FOTOGRAFIA del Master SOUNDART dell’ARD&NT Institute (Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano) e del Corso di Storia della Musica e del Teatro Musicale del prof. Roberto Favaro, con il coinvolgimento dei relativi studenti che realizzano un’installazione sonora ispirata alle opere dell’artista.
Patrocinata dall’ARD&NT Institute e da Ethicando Association di Milano, con la collaborazione mediatica di Crea Italia Connections e di Betting On Italy, la mostra consta di 40 opere fotografiche di cui 16 esposte fisicamente e le restanti proiettate.
Roberto Rocco è il fotografo romano, che dopo un primo approccio cinematografico con il film “La bisbetica domata” (“The Taming of the Shrew”) (1967), con Richard Burton ed Elizabeth Taylor, in cui assiste Franco Zeffirelli nel filmmaking, cui seguono altre esperienze anche televisive, si dedica negli USA e in Italia alla fotografia collaborando con le più importanti testate americane, da Harper's BAZAAR a Vogue, fotografando star del cinema e dello spettacolo del calibro di Monica Bellucci, Julia Roberts, Cameron Diaz, Mickey Rourke, Jeff Colburn, Quincy Jones, Robert de Niro, Harvey Keitel, Madonna, Claudia Cardinale e tanti altri.
Nel 2020, agli albori della grande pandemia, si dedica a una nuova produzione fotografica, SACRO PROFANO, realizzando 40 immagini che indagano la spiritualità dell’animo umano nell’era contemporanea.
«Rocco si confronta con le iconografie bibliche – commenta il curatore Marco Eugenio Di Giandomenico - proponendone una rivisitazione in chiave contemporanea, laddove persone comuni e personaggi più o meno famosi del mondo dello spettacolo e del cinema diventano interpreti di immagini che da più di duemila anni fanno parte dell’immaginario collettivo. Un’attenta ricostruzione di ambienti, costumi e movenze rendono ogni “fotografia” una sorta di trasposizione visiva di tableau vivant a mo’ di scenografie teatrali, dove l’apparente dissacrazione dell’originale impianto teleologico iconografico naufraga in un nuovo percorso narrativo, in cui i temi sacri risultano per così dire “mondanizzati”, sancendone tuttavia una naturale distanza che vanifica qualunque forma di contaminazione, e immergendo l’osservatore in un’esperienza estetica ed emozionale senza precedenti nel panorama dell’arte contemporanea.
Nelle immagini di Rocco la fotografia dialoga con la pittura, la scultura, la scrittura, il cinema, il teatro, il design, la musica, e gli antichi simulacri biblici trovano una nuova esistenza contemporanea che non contraddice l’originale leitmotiv sacro, bensì lo vivifica a contrariis. Tale nuova esistenza si esprime, infatti, attraverso un “profano” che sottolinea l’assenza del “sacro”, ma che in realtà lo richiama, innescando quell’antinomia spirituale su cui si fonda l’intero impianto religioso cristiano, in quanto vivere l’assenza della Luce, vivere il peccato, è l’esperienza maestra per rinnegarlo, per aderire incondizionatamente al Trascendente, che si rivela come Verità proprio grazie all’errore della sua negazione in cui cade l’essere umano da Adamo ed Eva in poi».
03.08 - 10.09.2020 - Mostra Personale ESCATOMATERIA di SANTI SINDONI
Lunedì 3 agosto 2020 presso la Sala degli Specchi e i Bassi di Palazzo Ducezio a Noto (Siracusa), si è svolta con successo l’inaugurazione della mostra personale dell’artista SANTI SINDONI dal titolo ESCATOMATERIA, curata dal critico d’arte Marco Eugenio Di Giandomenico.
L’esposizione, che dura fino al 10 settembre 2020, organizzata dalla Fondazione ARTE’ di Milano in collaborazione con il Comune di Noto e con il patrocinio di UNESCO, Regione Siciliana, ARD&NT Institute (Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano), ETHICANDO Association di Milano, FIAS (Fondazione Internazionale Assistenza Sociale), è promossa dalla piattaforma di comunicazione internazionale Betting On Italy.
La mostra, che consta di circa trenta opere rappresentanti l’excursus artistico del maestro SINDONI in quasi cinquanta anni di attività, risulta quanto mai attuale nell’anno della grande pandemia. «Il termine “escatomateria”, infatti, titolo della mostra – commenta il curatore Di Giandomenico – è un neologismo che nasce dall’apposizione del prefissoide (come direbbero i linguisti) “escato” (dal greco Antico ἔσχατος, éskatos=ultimo, destini ultimi dell’umanità) alla parola “materia”, e si riferisce alle espressioni creative dell’arte contemporanea tese alla ricerca delle derivazioni ancestrali dell’essere umano, che nel terzo millennio ha un rapporto sempre più conflittuale con le nuove tecnologie al punto da fissare in esse la sua stessa esistenza, in una sorta di circolo vizioso senza uscita. Di qui l’esigenza dell’arte di indagare e riscoprire l’alfa e l’omega dei destini dell’umanità nella “società della trasparenza”, come direbbe il filosofo coreano Byung-Chul Han, dove le esistenze umane si librano nel mondo digitale alla ricerca di effimeri “like/don’t like”, e dove i contenuti vengono ad esistenza solo se recepiscono fugaci consensi, che lasciano il tempo che trovano. La grande pandemia è la preziosa occasione per rimodulare il rapporto con il mondo dei media digitali, per riscoprire il loro ruolo di “strumento”, piuttosto che di “fine” ultimo delle attività umane».
«La città di Noto è lieta di ospitare un artista del calibro di Santi Sindoni – commenta Corrado Bonfanti, Sindaco del Comune di Noto, tra le autorità istituzionali presenti all’inaugurazione – il quale fornisce un messaggio estetico e valoriale di grande impatto sociale soprattutto nell’attuale momento storico in cui imperversa ancora la grande pandemia e ogni essere umano ha bisogno di ritrovarsi nella sua spiritualità. Marco Eugenio Di Giandomenico, noto critico d’arte milanese, riesce a promuovere il messaggio di speranza delle opere del maestro Sindoni con grande vigore, toccando le corde più intime della nostra sensibilità. Mi ha fatto piacere ricevere un messaggio di plauso da parte dell’assessore regionale Bernadette Grasso, a testimonianza della naturale ampia risonanza dell’iniziativa».
«Sono molto contenta di questa mostra – afferma Giusi Solerte, Assessore al Turismo e Cultura del Comune di Noto, tra le autorità istituzionali presenti all’inaugurazione – Le opere del maestro Sindoni mi hanno notevolmente colpito e questa iniziativa mi ha permesso di conoscere anche il curatore Di Giandomenico, che spero interverrà ancora sul nostro territorio, essendosi instaurata subito una bella condivisione ed empatia, fondamentale per costruire le migliori operazioni culturali con ottime ricadute sulla popolazione siracusana e siciliana»
«La mostra ESCATOMATERIA del maestro Santi Sindoni – commenta Rocco Milano, Segretario di Stato del Principato di San Bernardino, tra le autorità istituzionali presenti all’inaugurazione - rappresenta un prestigioso evento di promozione di una delle migliori espressioni dell’arte contemporanea, magistralmente interpretata dal professor Di Giandomenico, tra i più efficaci critici d’arte ermeneuti che ho avuto il piacere di conoscere. Il Principato di San Bernardino non può che perorare iniziative di tal genere, in quanto la ricerca della Bellezza, intesa come equilibrio perfetto tra tutte le componenti biologiche, socio-antropologiche e fisiche del pianeta, rappresenta il driver portante del regno sovrano che rappresento».
«Ho conosciuto Santi Sindoni durante la sua esperienza carceraria – afferma Renato Grillo, già Consigliere della Corte di Cassazione, tra le personalità presenti all’inaugurazione – All’epoca ero un magistrato del Tribunale di Palermo e quando in TV ho visto un programma sulle sue opere e sulla sua esperienza di vita, ho richiesto di incontrarlo. Lui non pensava che lo cercassi per questo e quando ha capito il mio intento, vale a dire che volevo semplicemente accostarmi alla sua opera artistica, si è commosso profondamente e da allora è nata una sincera amicizia e lo seguo con grande piacere nelle sue varie iniziative».
«Ho ritrovato nelle bellissime opere di Santi Sindoni tanto del mio mondo creativo – afferma l’attrice Lucia Sardo, ospite d’onore dell’inaugurazione – Tra l’altro mi hanno parlato di un possibile mio coinvolgimento artistico in un film di prossima produzione sulle sue esperienze di vita e artistiche e questo mi piace molto, in quanto occorre dare ai giovani un messaggio di speranza e di bellezza. Sbagliare nella vita può diventare la leva di grandi storie e di importanti cambiamenti. La sofferenza spesso fa uscire il meglio di noi e questo è senz’altro capitato a Santi. Negli ultimi mesi, sull’onda del grande successo del film “Picciridda” diretto da Paolo Licata, che mi vede tra le attrici protagoniste, sono stata contattata dal regista hollywoodiano Oliver Stone, che ama la mia arte. Anche io ho vissuto situazioni umane personali difficili e a prima vista insormontabili. Oggi grazie a quelle esperienze sono quella che sono, sono cresciuta umanamente e artisticamente».
Oltre ai citati Corrado Bonfanti, Giusi Solerte, Renato Grillo, Lucia Sardo e Rocco Milano sono intervenute personalità del mondo delle istituzioni, dell’accademia, dell’impresa, delle professioni e della cultura in genere, tra cui Stephen D. Adams (Sottosegretario agli Esteri per le Relazioni Internazionali del Principato di San Bernardino), Sebastiano D’Angelo (Presidente dell’Associazione Ragusani nel Mondo), Giusy d’Arrigo (artista), Massimo Spata (attore) e Vito Corrado Di Lorenzo. Particolare encomio all’iniziativa culturale è pervenuto da Bernadette Felice Grasso, Assessore delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica della Regione Siciliana.
Nell’occasione dell’inaugurazione è avvenuta, inoltre, la presentazione del progetto “ARTE’ Park” da parte dell’arch. Roberto Sindoni, con l’intervento di Simona Caldararo (Assessore alla Cultura del Comune di Avola). Si tratta di un “luogo escatomaterico” di ricerca, produzione ed educazione artistica e scientifica multidisciplinare, palcoscenico di eventi artistici e culturali di rilievo internazionale, una casa di Incontro di “energie umane” che ricercano i propri equilibri interiori e fisiologici trovandovi il terreno fertile per lo sviluppo dei talenti e delle istanze creative. ARTE’ Park è una grande installazione architettonica nel Vallo di Noto nel Siracusano, dove sono declinati i driver estetici sostenibili del maestro SINDONI.
La mostra gode della promozione e del sostegno di varie entità pubbliche e private, per lo più del Siracusano, tra cui Nautica Glem Group, Il Mobile della Nonna, Orto Agrumi Val di Noto, ISO.VET., Corrado Giuga Lavorazione Pietra, Immobiliare Venezia 27 di Avola (SR), Vigil Trinacria, Associazione Smart Cities Italy.
Gli scatti fotografici dell’evento di inaugurazione sono a cura di Francesco Palmariggi, Salvatore Cataneo ed Emanuele Tedeschi.
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Per informazioni:
Betting On Italy – Milano
E-mail: info@bettingonitaly.com